domenica 14 ottobre 2018

DAL BLOG DI MARCO ORSI

UNA RIFLESSIONE DI FLAVIA ZANCHI  FORMATRICE SZ

Insegno ormai da molti anni nella scuola, questo però non è mai stato un alibi per "appendere le scarpette al chiodo". La formazione, la lettura di buoni libri, lo scambio di pratiche, l'incontro con altre persone è per me vitale come l'aria che respiro.Con questo spirito sono partita da Sondrio, con altre mie colleghe, alla volta di Rimini. Dopo un viaggio di circa 6 ore e un buon sonno, il congresso Erickson Didattiche 2018 ci attendeva.  Appena varcata la porta del palacongressi ho percepito la voglia di conoscere, di scegliere, di prendere posizione, di agire. I laboratori erano tantissimi, il ritmo frenetico, ma eccitante. 

Solo alla sera la stanchezza si faceva sentire, subito ricacciata davanti a un buon piatto di pesce e a quattro chiacchiere con le amiche. Occasione d'oro per confrontarsi su ciò che ognuna di noi aveva ascoltato o provato a fare.  Ho partecipato a sette laboratori e a due plenarie e da tutti sono riuscita a prendere qualcosa da mettere nel mio serbatoio interiore, un pieno di carburante fatto di parole, sguardi, esperienze, idee, incontri, scambi.  Ora resta da riflettere, da attivare quel flusso dell'intelligere che Daniela Lucangeli definisce "da fuori a dentro, da dentro a dentro e da dentro a fuori".
Le parole di Monica Guerra mi suonano come un mantra: "... la scuola ha bisogno di una tensione trasformativa costante; occorre abbandonare i modelli tradizionali prevalentemente trasmissivi a favore di una didattica capace di valorizzare l'AUTONOMIA e la RESPONSABILITÀ dei ragazzi."  Innovazione, differenziazione, collaborazione, comunità, metodologie, emozioni, valutazione, scelta, valore della persona: queste le parole a cui cerco di fare spazio nella valigia dopo 2 giorni intensi di confronto. Faccio fatica a chiuderla, ma stranamente la sento più leggera dell'andata!
Con una punta d'orgoglio ho appurato che il percorso che le scuole Senza Zaino stanno facendo è in linea con tutto ciò che la ricerca sta faticosamente portando avanti in tutto il mondo. Concludo con una frase posta in bella mostra all'ingresso del Convegno internazionale: "Come un tuffatore e una tuffatrice docenti e alunni di fronte all'innovazione devono scegliere di salire su uno scoglio, trovare la concentrazione e il coraggio di staccarsi da una base sicura per lanciarsi in un nuovo elemento e iniziare a nuotare".

domenica 22 ottobre 2017

Tablet school a Sondrio

Ho avuto l'onore di presentare la mia esperienza di scuola Senza Zaino durante il convegno: è stata davvero un'esperienza emozionante!

Ecco qui il qrcode della mia presentazione: